Antonio si avvicina allo skate all'età di quattro anni.
Da quel momento, lo skateborard diventa una costante nella sua vita, un mezzo di espressione e libertà che lo accompagna negli anni, sia nei momenti sereni che in quelli difficili.

Durante l'adolescenza partecipa a contest e gare locali, dove affina la tecnica e si immerge nella cultura. Per lui, lo skate non è solo sport, ma un modo per affrontare le sfide personali, superare ostacoli e sentirsi parte di una comunità.

Con il tempo, nasce in lui il desiderio di trasmettere ciò che ha imparato: inizia così a tenere lezioni di skate ai bambini, creando spazi di gioco, apprendimento e fiducia. Il suo approccio è empatico, paziente e coinvolgente, capace di far sentire ogni bambino accolto, a prescindere dal livello o dall'esperienze.

Un incontro importante avviene allo skatepark, dove conosce Alexandra, ragazza creativa con la stessa passione. Insieme iniziano a skateare regolarmente e a condividere l'idea che lo skateboarding possa essere uno strumento educativo, inclusivo e ispirante.

Spinti da questa visione comune, Antonio e Alexandra decidono di unire le forze e portare lo skate tra i giovani attraverso progetti, workshop e iniziative che promuovono lo sviluppo personale, la libertà di espressione e l'inclusione.